Ti capita spesso di rimandare a domani e poi a dopodomani e poi ancora a “tempo indefinito” qualcosa che poi magari ti ritrovi a dover fare in fretta e furia e anche male? O addirittura ti ritrovi a non averla più fatta? Beh, devi sapere che questo atteggiamento se è limitato a faccende di poco conto, non è grave (se lavo i piatti tra un ora piuttosto che nell’immediato, ad esempio) ma lo diventa se tendiamo a procastinare cose più serie o importanti, come una visita medica , un esame, o quel documento da redigere che attende invano da giorni nella cartella sulla nostra scrivania.
Ma da cosa deriva questo atteggiamento? Perchè si procrastina? E perchè può essere dannoso?
Cerchiamo di capirlo insieme
Perché procastiniamo
Secondo uno studio condotto per quasi 20 anni dal professor Tymothy A. Pychyl della Carleton University di Ottawa, il procastinare non è (solo) colpa di incapacità di organizzare il proprio tempo o la propria volontà: è qualcosa che coinvolge una sfera più profonda delle emozioni umane.
Sembrerebbe, quindi, causa di un meccanismo mentale incoscio con cui si da “eccessivo potere del bambino di sei anni che è dentro di noi” e nel contrasto tra “sé presente” e “sé futuro”.
Per dirla in breve, il “sé presente” vince sempre sul “sé futuro”, che essendo futuro viene percepito come lontano e, soprattutto, come qualcosa di esterno e irreale. In pratica chi ha una visione più strutturata del proprio “sé futuro” tenderà a procrastinare meno e a vederlo in continuità con il “sé presente”.
Altri meccanismi mentali che portano a procastinare sono essenzialmente 5, ovvero:
1 – Il disinteresse o forse sarebbe meglio dire: la mancanza di volontà. Non si trova il mordente giusto per fare quella determinata cosa. Cosa fare? Motivarsi. Riattivare quello sprint che ci da la carica può essere lo stimolo giusto per smettere di rimandare e quindi riuscire ad ottimizzare meglio il tempo.
2 – Pigrizia – Semplicemente non si ha voglia, e forse in generale si è proprio apatici. L’attenzione è scarsa e ogni compito diventa una montagna insormontabile. Beh…anche quì la motivazione personale incide. C’è poco da fare.
3 – Paura – A volte si procrastina perchè si teme un insuccesso, un fallimento e piuttosto che “perdere” si preferisce rimandare oppure abbattere sul nascere qualsiasi iniziativa. Quì bisogna lavorare sull’auto- motivazione ma anche sulla paura del giudizio degli altri che poi, in fondo, è la vera motivazione.
4. – Perfezionismo – E si, ci sono persone che non fanno le cose se non credono di poterle fare in maniera perfetta (sempre che esista la perfezione…) Forse sono molto rigide, forse sono narcisiste (un pò di sano narcisismo va bene, quello patologico decisamente no, leggi l’articolo per saperne di più ) in ogni caso anche quì la paura del giudizio degli altri incide sensibilmente sulla reale motivazione.
5. Paura delle responsabilità – Ci penso e ci ripenso perchè se sbaglio poi non voglio assumermi la responsabilità e non voglio pagarne le conseguenze. Prudenza? Si, la quoto, prudenza va bene se non diventa un pretesto per non fare mai nulla o se diventa il dito dietro cui ci si copre per non crescere mai o peggio per far fare agli altri ciò che invece spetterebbe a noi.
Per concludere, cito la frase di Prevert che ho scelto per l’immagine dell’articolo che racchiude il mio personale Bionaturologico pensiero
“Più tardi sarà troppo tardi. La NOSTRA VITA è ADESSO”
A presto…e non procastinare la tua iscrizione a “segui il blog”. Basta un attimo per rimanere sempre aggiornato con i nostri articoli! Iscriviti!! 🙂
1 commento su “Rimandi sempre a domani ciò che puoi fare oggi? Male, molto male…”